Verso un concetto di salute comunitaria. L'accesso alle cure degli stranieri invisibili di Castel Volturno e Ponticelli.

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dc.contributor.advisor Paciello, Maria Cristina it_IT
dc.contributor.author Gallucci, Emanuela <1998> it_IT
dc.date.accessioned 2024-09-28 it_IT
dc.date.accessioned 2024-11-13T12:08:24Z
dc.date.available 2024-11-13T12:08:24Z
dc.date.issued 2024-10-24 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/27710
dc.description.abstract Questo progetto di ricerca intende investigare e contribuire a chiarire l’insieme di pratiche, legislazioni e situazioni riguardanti l’accesso alle cure per gli stranieri in Campania. In particolare, la tesi parte dall’assunto di restituire dignità al concetto di cura, proponendo un approccio transculturale che consideri la cura come indicatore di inclusione sociale nelle realtà territoriali. La ricerca si concentra su due località: Castel Volturno (Caserta) e Ponticelli (Napoli). Questa scelta si può leggere alla luce dell’immensa complessità che distingue i due territori, ma anche in ragione della possibilità di penetrare in profondità nelle loro pratiche di vita, attraverso la raccolta dati sul campo e l’esperienza maturata negli ambulatori di Emergency. La ricerca, dunque, si muove su due livelli interconnessi: da un lato, esplora le zone d’ombra lasciate dalla legislazione nazionale e regionale e dalle prassi sanitarie, nel tentativo di spiegare come si struttura e si esercita il diritto alle cure per gli stranieri. Dall’altro, analizza l’interazione tra popolazione straniera e territorio, utilizzando la città come scala d’osservazione privilegiata per comprendere i presupposti di stanzialità degli stranieri, e le dinamiche connesse alla residenza e all’accesso ai servizi. Questo approccio permette di osservare il ruolo del terzo settore e la sua capillarità sul territorio, che consente, laddove possibile, di compensare ai vuoti istituzionali. In conclusione, emerge un quadro complesso in cui la cura diventa non solo un diritto da garantire, ma anche un potente strumento di inclusione, capace di ridisegnare i confini dell’appartenenza e della cittadinanza in un territorio in continua evoluzione. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Emanuela Gallucci, 2024 it_IT
dc.title Verso un concetto di salute comunitaria. L'accesso alle cure degli stranieri invisibili di Castel Volturno e Ponticelli. it_IT
dc.title.alternative Verso un concetto di salute comunitaria: L'accesso alle cure degli stranieri invisibili di Castel Volturno e Ponticelli. it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Studi transmediterranei: migrazione, cooperazione e sviluppo it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor it_IT
dc.description.academicyear sessione_autunnale_23-24_appello_14-10-24 it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 895340 it_IT
dc.subject.miur M-DEA/01 DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE it_IT
dc.description.note Questo progetto di ricerca intende investigare e contribuire a chiarire l’insieme di pratiche, legislazioni e situazioni riguardanti l’accesso alle cure per gli stranieri in Campania. In particolare, la tesi parte dall’assunto di restituire dignità al concetto di cura, proponendo un approccio transculturale che consideri la cura come indicatore di inclusione sociale nelle realtà territoriali. La ricerca si concentra su due località: Castel Volturno (Caserta) e Ponticelli (Napoli). Questa scelta si può leggere alla luce dell’immensa complessità che distingue i due territori, ma anche in ragione della possibilità di penetrare in profondità nelle loro pratiche di vita, attraverso la raccolta dati sul campo e l’esperienza maturata negli ambulatori di Emergency. La ricerca, dunque, si muove su due livelli interconnessi: da un lato, esplora le zone d’ombra lasciate dalla legislazione nazionale e regionale e dalle prassi sanitarie, nel tentativo di spiegare come si struttura e si esercita il diritto alle cure per gli stranieri. Dall’altro, analizza l’interazione tra popolazione straniera e territorio, utilizzando la città come scala d’osservazione privilegiata per comprendere i presupposti di stanzialità degli stranieri, e le dinamiche connesse alla residenza e all’accesso ai servizi. Questo approccio permette di osservare il ruolo del terzo settore e la sua capillarità sul territorio, che consente, laddove possibile, di compensare ai vuoti istituzionali. In conclusione, emerge un quadro complesso in cui la cura diventa non solo un diritto da garantire, ma anche un potente strumento di inclusione, capace di ridisegnare i confini dell’appartenenza e della cittadinanza in un territorio in continua evoluzione. it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Emanuela Gallucci (895340@stud.unive.it), 2024-09-28 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck None it_IT


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