dc.contributor.advisor |
Panozzo, Fabrizio |
it_IT |
dc.contributor.author |
Colagiovanni, Vittoria <2000> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2024-09-30 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2024-11-13T12:07:11Z |
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dc.date.available |
2024-11-13T12:07:11Z |
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dc.date.issued |
2024-10-30 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/27571 |
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dc.description.abstract |
Questa tesi esplora il sostegno al patrimonio culturale da parte dei marchi che operano nel settore del lusso e delle loro fondazioni, in una società orientata al consumo e guidata dal profitto nella quale si fa fatica abbracciare pienamente il puro concetto di "dono". La tesi esamina criticamente gli obiettivi finali e le reali motivazioni alla base delle donazioni effettuate in nome dell’arte. L’obiettivo è quello di dimostrare che non ci sia bisogno di nascondere i benefici, economici e non, derivanti dalle suddette opere benefiche. È necessario giustificare gli investimenti sotto il velo della filantropia? L'analisi dei modelli di business del lusso, lo studio dei relativi dati, del cosiddetto effetto "Art infusion" e l'esplorazione dei rischi legati al fenomeno dell'Art-washing portano alla conclusione che i marchi attivi nel settore del lusso e le loro fondazioni benefiche ottengono effettivamente vantaggi, sia in termini di immagine che di reputazione del brand. Benefici che si estendono anche aLa questione fiscale, secondo i quadri normativi pertinenti, in un contesto di continua competizione con altre aziende del medesimo settore. I casi studio dimostrano come eliminare l'arte dai modelli di business adottati ne indebolisca l'efficacia, giustificando la necessità di distinguere un semplice modello di business da uno basato sull'arte. In definitiva, è possibile smettere di infantilizzare l'arte e iniziare a darle il giusto peso strategico all'interno del Business model canvas aziendale, attraverso opere concrete come l’adozione del cosiddetti Interventi art-based. |
it_IT |
dc.language.iso |
en |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Vittoria Colagiovanni, 2024 |
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dc.title |
Moving beyond the rhetoric of corporate philanthropy: Art-based interventions as components of business models |
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dc.title.alternative |
Moving beyond the rhetoric of corporate philanthropy: Art-based interventions as components of business models |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
sessione_autunnale_23-24_appello_14-10-24 |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
893612 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE |
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dc.description.note |
Il settore d’interesse è l’economia e la gestione delle imprese che operano in relazione con il settore artistico e dei Beni Culturali. |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Vittoria Colagiovanni (893612@stud.unive.it), 2024-09-30 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
None |
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