Abstract:
Dalla metà del secolo scorso in Giappone sono state messe in atto varie riforme per sostenere l’entrata ed il rientro dopo il periodo della maternità delle donne giapponesi nel mondo lavorativo, eppure il Giappone continua a rimanere un paese con una forte influenza dal sistema patriarcale e, di conseguenza, con una chiara idea di quali dovrebbero essere i ruoli di genere all’interno della sfera privata e in quella sociale. Attraverso le politiche Abenomics dell’ex Primo Ministro Abe Shinzō, questo obiettivo sembra aver preso una posizione più rilevante rispetto ai governi precedenti, diventando una delle attività principali del Governo negli ultimi vent’anni attraverso le politiche “Womenomics".
Questo lavoro si concentrerà nel capire se e come, attraverso le politiche Womenomics messe in atto durante il secondo mandato dell’ex Primo Ministro Abe Shinzō, il governo giapponese abbia incentivato le donne ad entrare nel mercato del lavoro e proseguire la propria carriera dopo il matrimonio e la nascita di figli. I contenuti di queste politiche verranno poi confrontati con modelli globali di successo, in particolari quelli della Svezia per quanto riguarda il congedo parentale, la Finlandia e i Paesi Bassi per il lavoro flessibile, e l'Islanda e il Ruanda per le quote di genere. Lo scopo è capire che direzione debba prendere il Giappone in futuro per ottenere risultati migliori negli obiettivi che si era preposto ma non è riuscito a raggiungere.