Abstract:
L’obiettivo principale di questo elaborato è quello di approfondire il tema relativo alle informazioni che le società sono tenute obbligatoriamente a comunicare e a divulgare, al di la di quelle ricavabili dai documenti di bilancio, secondo quanto stabilito dalle disposizioni in vigore in Italia e nell’Unione Europea.
Innanzitutto, vengono presentate le informazioni che, ai sensi dell’art. 2428 del Codice Civile, devono confluire nella Relazione sulla Gestione, ripercorrendo anche l’evoluzione e le modifiche che hanno coinvolto il contenuto informativo di tale documento.
In seguito, viene spostata l’attenzione sulle informazioni di natura non finanziaria, attualmente ritenute sempre più importanti per soddisfare le esigenze conoscitive dei vari stakeholder.
Affrontando le tematiche della sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa ad esse connesse, vengono illustrate le varie definizioni, politiche in atto e teorie a loro favore, al fine di comprendere le ragioni che al giorno d’oggi spingono e richiedono alle società di effettuare una disclosure di informazioni, finanziarie e non finanziarie, caratterizzata da maggior trasparenza e di agire in maniera socialmente responsabile.
I restanti capitoli sono dedicati all’analisi delle normative, nazionali ed europee, in merito alla rendicontazione di tali informazioni e agli standard a tal fine più utilizzati e/o attuali.
Più precisamente, viene presentato ed approfondito quanto richiesto dal d.lgs. nazionale n. 254 del 2016 – che recepisce la Direttiva 2014/95/UE – e dalla Direttiva 2022/2464/UE – conosciuta anche come “CSRD” – in vigore da fine dicembre 2022, che supera e rinnova il contenuto della direttiva precedentemente citata.
Tra i modelli di rendicontazione, vengono esaminati gli standard predisposti dal GRI, comunemente tra i più utilizzati, oltre che quelli dell’EFRAG, i quali sono stati ufficialmente addottati dalla Commissione Europea come riferimento unico per le società che, a partire dal 2025, divulgheranno le informazioni in base a quanto richiesto dalla novella CSRD e dai relativi decreti nazionali di recepimento.