Abstract:
La tesi fornisce un’analisi delle politiche energetiche delle Amministrazioni Carter e Reagan, evidenziando le differenze nel loro approccio e l’impatto che esse hanno avuto sul panorama energetico degli Stati Uniti d’America. L’Amministrazione Carter durante gli anni ’70, caratterizzati da stagflazione e crisi energetiche, cercò di porre come priorità concetti come la conservazione energetica e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili. Al contrario, la Presidenza Reagan negli anni ’80 attuò politiche di deregolamentazione e un aumento nella produzione di combustibili fossili, guidato da un approccio di tipo neoliberista.
Si compara l’impatto delle diverse politiche energetiche. Carter pose le basi per un avanzamento nelle tecnologie per le energie rinnovabili, pur avendo ostacoli politici ed economici. Reagan provocò una crescita economica immediata ed un aumento della produzione energetica, ma anche ad un aumento della degradazione ambientale e delle emissioni.
Si evidenzia la difficoltà di bilanciare tra crescita economica e sostenibilità ambientale. La visione di Carter influenzò politiche energetiche a lui successive, quando la preoccupazione per la crisi ambientale iniziò ad aumentare, mentre l’approccio di Reagan evidenziò i rischi di strategie energetiche incentrate su dinamiche di mercato. L’elaborato si conclude enfatizzando la necessità di una politica energetica che sia bilanciata e lungimirante, capace di integrare le dimensioni economica, ambientale e sociale.