Abstract:
Nel contesto contemporaneo, ci si trova di fronte a sfide globali senza precedenti, che richiedono una trasformazione radicale dei modelli economici, sociali e ambientali. La sostenibilità, come principio guida, emerge con crescente urgenza soprattutto dopo l’avvento della pandemia di Covid-19, come risposta alla crisi climatica, alla disuguaglianza economica e all'esaurimento delle risorse naturali. La consapevolezza dell'importanza di uno sviluppo sostenibile è riflessa nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, un piano d'azione globale che mira a promuovere la prosperità, proteggere il pianeta e garantire che nessuno venga lasciato indietro.
L'Agenda 2030, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, rappresenta un quadro ambizioso e integrato che urge la collaborazione di governi, imprese e società civile per affrontare le sfide del nostro tempo. Al centro di questa trasformazione c'è la necessità di ripensare il modo in cui valutiamo il successo economico e sociale, in cui facciamo business. In questo contesto, i criteri ESG (Environmental, Social, and Governance) stanno emergendo come strumenti cruciali per orientare le decisioni aziendali verso pratiche più responsabili e sostenibili.
L'integrazione dei fattori ESG nelle strategie aziendali non è solo una questione di conformità normativa, ma rappresenta anche una risposta proattiva alla gestione dei rischi di sostenibilità. I rischi legati alla sostenibilità, infatti, non riguardano solo l'ambiente, ma anche la resilienza economica e sociale delle comunità e delle organizzazioni. La capacità di anticipare e mitigare questi rischi è fondamentale per garantire la continuità delle attività economiche e il benessere delle società.
Un'area particolarmente rilevante in cui questi concetti si intrecciano è la rigenerazione urbana. Le città, che ospitano oltre la metà della popolazione mondiale e generano la maggior parte delle emissioni di gas serra, sono al centro della sfida per la sostenibilità. La rigenerazione urbana, intesa come il processo di riqualificazione e rinnovamento degli spazi urbani degradati, rappresenta un'opportunità chiave per promuovere uno sviluppo sostenibile a livello locale. Attraverso interventi che favoriscano l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile, l'inclusione sociale e la resilienza ai cambiamenti climatici, le città possono diventare catalizzatori del cambiamento positivo richiesto dall'Agenda 2030.
La tesi, dunque, analizzerà la connessione tra sostenibilità, Agenda 2030, ESG, rischio di sostenibilità e rigenerazione urbana, poiché evidente e imprescindibile, tramite analisi empiriche di tipo finanziario e non di un business case che ha caratterizzato in passato la storia del territorio trevigiano e intento a contribuire alla costruzione di un ambiente futuro più equo e sostenibile, oltre che finanziariamente solido.