Abstract:
L’elaborato propone un’analisi del fenomeno del green grabbing: l'appropriazione di terre e risorse naturali legittimata dalla retorica della sostenibilità ambientale. L'analisi si concentrerà sul confronto tra la narrativa istituzionale che sostiene i progetti di transizione energetica e i potenziali impatti negativi che questi progetti possono avere sul piano sociale, economico e ambientale dei paesi ospitanti. Nel primo capitolo si presenterà una panoramica generale del fenomeno, basata su una revisione della letteratura critica, con rispettivi collegamenti alle teorie dell’antropologo Harvey, e su esempi di casi studio rappresentativi. A seguire, il secondo capitolo si focalizzerà sulla narrativa ufficiale adottata dalle istituzioni per giustificare l’interesse internazionale nei confronti dei paesi del Nord Africa, con particolare attenzione alla Tunisia come produttore ed esportatore di energia verde. Nel terzo capitolo verrà esaminato, più dettagliatamente, il progetto TuNur in Tunisia, mettendolo a confronto con progetti analoghi e fornendo una lettura critica degli obiettivi auspicati. Infine, si rifletterà sullo stato attuale del progetto e si proporrà una riflessione su quanto la transizione energetica promossa dalle istituzioni possa essere considerata davvero democratica o riconducibile a una nuova forma di colonialismo.