Abstract:
L'elaborato si propone di studiare l'intreccio tra arte ed economia, declinandolo al contesto socio-economico urbano delle città d’arte e analizzando nello specifico la città di Venezia. La riflessione si sviluppa a partire dall’assunto base che, proprio come tutti i beni pubblici, “l'arte è un bene di tutti”. Dopo una prima analisi relativa alla comprensione del legame esistente tra “beni pubblici” e “beni comuni” e della caratteristica della “escludibilità”, tali concetti vengono applicati ai casi studio di Venezia e Amsterdam. Nel secondo capitolo viene preso in esame il tema delle esternalità e dopo una definizione nozionistica come “conseguenze che una determinata unità economica esercita su altre unità”, viene esposta la classificazione delle varie tipologie e la distinzione tra “esternalità positive” ed “esternalità negative”. In relazione alle prime l'arte riesce a generare: i) l'aumento del “capitale culturale”, ii) l'eco-arte, iii) la nozione di “distretto culturale”. Per quanto concerne invece le esternalità negative, risalta, tra le altre, il tema della sostenibilità ambientale legata all’overtourism, che offre molteplici spunti di riflessione, nella fattispecie in riferimento all’area metropolitana di Venezia. Il fenomeno viene indagato nel terzo capitolo, in cui vengono analizzate le caratteristiche di base, si articola un ragionamento comparativo rispetto al concetto di turismo sostenibile e si indagano le possibili soluzioni community-based.