Abstract:
Il principale fattore responsabile della crisi degli impollinatori è la perdita e la frammentazione degli habitat che ne consentono lo svernamento, la riproduzione e il foraggiamento. Recentemente, tuttavia, l’introduzione di specie esotiche e l’apicoltura vengono annoverate come cause di crescente importanza nel contribuire al declino degli impollinatori. Queste specie, infatti, si inseriscono nelle reti di impollinazione, modificandone struttura e funzionalità. L’apicoltura, tradizionalmente considerata una pratica sostenibile, vede oggi l’introduzione di un numero elevato di individui della specie Apis mellifera tanto negli habitat naturali e seminaturali quanto nelle aree agricole. Essendo A. mellifera un impollinatore generalista, questa si integra facilmente nelle reti di impollinazione portandone spesso ad una semplificazione. Una elevata densità locale di A. mellifera rappresenta perciò un possibile elemento di minaccia, poiché in grado compete con le specie di impollinatori selvatici per le risorse fiorali (come polline e nettare). Nel presente elaborato di tesi abbiamo testato se l’implementazione di strisce fiorite di diversa natura in ambito agricolo, potesse contribuire a ridurre la competizione tra A. mellifera e gli impollinatori locali, permettendo la coesistenza tra conservazione della biodiversità e apicoltura. In particolare, abbiamo testato se la creazione di strisce fiorite monospecifiche costituite da specie appetite da A. mellifera nelle vicinanze di strisce fiorite ricche in specie, riducesse su quest’ultime l’abbondanza di A. mellifera permettendo ad una maggiore diversità di impollinatori selvatici di foraggiarsi. I campionamenti sono stati condotti in due aziende agricole della pianura Veneta e hanno portato ad avvalorare l’ipotesi inziale, fornendo così uno strumento concreto per la conservazione degli impollinatori in ambito agricolo.