Abstract:
Le praterie seminaturali sono in grado di fornire importanti servizi ecosistemici e sono tra gli ambienti più ricchi di biodiversità. A causa dell’intensificazione delle pratiche agricole e delle sempre più frequenti conversioni dell’uso del suolo, questi ecosistemi sono in profonda diminuzione. Il loro mantenimento è garantito da pratiche di gestione tradizionali, come il pascolo del bestiame, lo sfalcio o una combinazione di queste. Tuttavia, una gestione errata può compromette la persistenza di queste comunità.
Dato quanto esposto, il presente lavoro di tesi, sviluppato presso l’oasi di Vallevecchia (VE), si pone due obiettivi principali: a) valutare le comunità erbacee da un punto di vista conservazionistico e qualitativo, attraverso l’analisi di vari attributi (ad es. ricchezza in specie, diversità, valore foraggero, strategia di impollinazione, esoticità) e b) formulare pratiche di gestione che favoriscano il mantenimento e il miglioramento di queste comunità in un’ottica di conservazione della biodiversità, di contenimento delle specie esotiche e di controllo dell’inarbustimento.
Secondo il metodo fitosociologico, sono stati rilevati 50 plot. Mediante Cluster Analysis, tali rilievi sono stati raggruppati in cinque comunità, per le quali sono state definite idonee strategie di gestione. Le comunità igrofile non richiedono una particolare gestione, se non il mantenimento delle condizioni idrauliche. Per le comunità a prato risulta opportuno eseguire sfalci regolari, due volte l’anno, con allontanamento del fieno, al fine di favorire l’arricchimento in specie. Per il controllo dell’inarbustimento e della diffusione delle specie esotiche è necessario estirpare gli individui ed aumentare il numero degli sfalci.