Abstract:
L’elaborato prova a tracciare brevemente le coordinate del fenomeno dell’esclusione finanziaria e delle opportunità che uno sguardo alternativo, la microfinanza, e il suo strumento più conosciuto, il microcredito, possono rappresentare nel garantire una più completa integrazione per i soggetti considerati ai margini del sistema finanziario.
A seguito delle numerose crisi che si sono verificate negli ultimi decenni, sempre più persone fanno fatica ad accedere ai servizi finanziari concessi dal sistema della finanza tradizionale, poiché privi di disponibilità economiche e di garanzie adeguate, come anche di una storia creditizia positiva pregressa. Rispetto a tali soggetti, che risultano quindi ai margini del sistema finanziario e creditizio, una possibilità reale e sempre più riconosciuta a livello globale perché siano soddisfatti i loro bisogni può apparire negli strumenti della microfinanza, ed in particolare il microcredito. Quest’ultimo prodotto microfinanziario, con una lunga storia alle spalle, e che ha trovato nuovo slancio con l’attività del premio Nobel Yunus e la sua Grameen Bank, può ancora oggi rappresentare un’opportunità, un sentiero percorribile per garantire una maggiore integrazione finanziaria a chi ne risulta escluso. A tal riguardo, un esempio virtuoso può essere riconosciuto analizzando le diverse progettualità portate avanti da Caritas Tarvisina, organismo della Diocesi di Treviso, a fronte della crisi finanziaria del 2008-2009 e della recente pandemia.