Abstract:
Il presente elaborato si propone di svolgere l’analisi di un caso concreto di fusione leverage buy out (L.B.O.). Lo scopo di tale fusione è quello di permettere alla società incorporante, detta anche impresa veicolo, di ottenere un finanziamento che non sarebbe in grado di garantire con il proprio patrimonio, facendo leva sul patrimonio della società incorporata o target. Dall’operazione di fusione L.B.O. emerge un disavanzo che viene allocato ad avviamento (art. 2504 bis cc.). Da una prima lettura del piano, redatto ai sensi e per effetto dell’articolo 2501 bis cc. si evidenzia la capacità dei flussi del piano di onorare il debito incorporato con la fusione. Inoltre, emerge la capacità della società di generare flussi di cassa liberi al servizio del debito provocando però rilevanti perdite d’esercizio nell’orizzonte del piano che erodono il patrimonio netto senza rientrare nell’ipotesi previste dall’articolo 2482 bis e/o 2482 ter del c.c...
Il bilancio d’esercizio, ai sensi dell’articolo 2423 del Codice civile, è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. “Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio”. (Art. 2423 cc, comma 2). Qualora non fossero sufficienti le informazioni richieste dalla legge, il Legislatore ha introdotto la necessità di fornire tali informazioni complementari e l’obbligo di deroga di singole disposizioni se la loro osservanza fosse irrilevante ai fini di una chiara, veritiera e corretta interpretazione. La redazione del bilancio si pone primariamente due obiettivi: da un lato rispondere agli obblighi previsti dal Codice civile e dall’altro di condividere le informazioni sull’andamento dell’impresa con i soggetti che interagiscono con la stessa (detti anche stakeholder). Una grandezza su cui si pone l’attenzione è il Patrimonio Netto. Il Codice civile non dà una definizione specifica di Patrimonio Netto, ma ne dispone, nell’ambito dell’Art. 2424 c.c., il collocamento con il passivo dello stato patrimoniale. Viene invece definito dal principio contabile OIC 28 come differenza tra le attività e le passività di bilancio. Il Patrimonio netto da una parte rappresenta l’entità dei mezzi apportati dal socio o creati dall’impresa e dall’altro la capacità di soddisfare i creditori e le obbligazioni “in via residuale” attraverso le attività. Analizzando il rendiconto finanziario è possibile notare come gli ammortamenti materiali e immateriali influiscano notevolmente nel generare la perdita. È doveroso quindi, come previsto dal principio contabile OIC 9, valutare in chiusura di esercizio se esiste un indicatore che un’attività possa aver subito perdite durevoli di valore. Tenuto conto di quanto brevemente descritto sopra, il presente elaborato ha lo scopo di rispondere al seguente quesito: la perdita di bilancio, nonostante generi cassa, è un trigger event per andare ad effettuare una svalutazione dei beni intangibili e tangibili?
Alla luce delle considerazioni appena effettuate l’elaborato sarà suddiviso in tre capitoli. Il primo sarà inerente alla normativa, il secondo alla bibliografia di riferimento ed il terzo all’ analisi di un caso studio.