Abstract:
Il presente lavoro affronta il tema dell’IVA, un tributo di origine comunitaria concepito per rispondere alle esigenze e alla volontà della Comunità Economica Europea – oggi Unione Europea – di introdurre una forma di tassazione indiretta avente come suo presupposto il consumo – o l’introduzione al consumo – di beni o servizi, favorendo l’istituzione e, unitamente, il funzionamento di un mercato unico a livello europeo.
Oltrepassati i capitoli iniziali in cui si intende fornire un inquadramento generale del tributo, definendone disciplina, principi fondanti, caratteristiche distintive e modalità di attuazione, si intende proseguire approfondendo il tema delle esenzioni, che rappresenta il cuore del presente lavoro. Si è scelto di svilupparne la trattazione seguendo un approccio comparativo tra normativa nazionale e legislazione euro-unionale, con la finalità di mettere in luce affinità e divergenze delle medesime. L’articolazione dell’esposizione in un’ottica comparata ha lo scopo, dunque, di favorire e supportare l’indagine del tema delle esenzioni, dettate a livello nazionale, dal punto di vista della legittimità delle medesime rispetto alla ratio e alla portata delle disposizioni comunitarie.
Si conclude poi il lavoro portando all’attenzione un caso operativo afferente al tema delle esenzioni, che risulta particolarmente rilevante in ragione degli orientamenti assunti in materia. Nello specifico, viene affrontato il tema del trattamento fiscale in ambito IVA riservato alla cessione di partecipazioni, la quale assume rilevanza sul piano economico in tre specifiche ipotesi: a) in caso di svolgimento professionale dell’attività di negoziazione di titoli; b) in caso di “interferenza” nelle attività della partecipata; c) o qualora essa consista in un’“estensione” dell’attività svolta. Pertanto, l’ultima parte del lavoro si propone, in via preliminare, di illustrare le fattispecie che attribuiscono alle operazioni di trasferimento il carattere di economicità, proseguendo poi con una riflessione in merito alla legittimità del diritto alla detrazione dell’IVA assolta sugli acquisiti di beni e servizi effettuati in funzione della realizzazione dell’operazione medesima, nel caso in cui l’operazione sia rilevante ai fini IVA e venga espressamente esentata, e infine si completa la trattazione figurando l’ipotesi di assimilazione di tale operazione alla cessione di un’universalità di beni, al fine di sostenere la ragionevolezza dell’estensione del regime di detassazione assoluta previsto per le cessioni di azienda – e realizzato attraverso l’esercizio del diritto di detrazione – anche alla fattispecie delle cessioni di partecipazioni.