Abstract:
Il nuovo Codice della Crisi dell’impresa e dell’Insolvenza entra nel nostro ordinamento ponendosi in un modo totalmente nuovo rispetto alla precedente legislazione, focalizzandosi sulla necessità di tutelare la continuità aziendale, e cercando di far emergere l’importanza del monitoraggio periodico. L’attenzione viene posta in particolare per le PMI, in quanto l’esperienza delle grandi aziende non solo spesso conferma l’ideologia del 'too big to fail', ma il default per loro è spesso evitato anche grazie all’obbligo della presenza di diversi organi di controllo, che permette un monitoraggio maggiore rispetto ad imprese meno strutturate.
In una prima versione il CCII introduceva delle soglie di allerta di alcuni indici di bilancio considerati possibili premonitori di crisi sulla base di alcune ricerche empiriche svolte in collaborazione con il CNDCEC. Tuttavia, nell’ultima versione entrata in vigore questi indicatori sono stati eliminati, per motivi non esternati ma probabilmente riconducibili alla volontà di limitare eventuali conseguenze negative alle imprese che già stavano affrontando un periodo di crisi globale a causa della pandemia. Nonostante l’eliminazione di questi indicatori, permane l’obbligo per le imprese di dotarsi di sistemi di monitoraggio della situazione aziendale, al fine di prevenire una situazione di instabilità a fronte della quale agire con tempestività sicuramente permette un vantaggio nella risoluzione della stessa. Nonostante ciò, però, gli studi dimostrano che le imprese, soprattutto PMI, hanno tendenzialmente un atteggiamento avverso al controllo e al monitoraggio.
Verrà svolta quindi una ricerca empirica con lo scopo di elaborare delle nuove soglie di allerta, utilizzando degli indici di bilancio necessariamente diversi da quelli previsti dal CNDCEC, ma ricalcando in parte la metodologia da loro utilizzata, con la finalità di fornire alle imprese degli strumenti di controllo semplici e immediati da utilizzare, ovvero degli indicatori elaborati attraverso l’utilizzo di valori facilmente recuperabili dai prospetti di bilancio. Dopo aver selezionato dunque due gruppi di imprese, si cercherà di capire se ci sono forti differenze tra le imprese sane e imprese in crisi negli anni antecedenti al default, al fine di comprendere se potevano emergere dei segnali di instabilità, ai quali si poteva fare riferimento per cercare di evitare la procedura di insolvenza.