Abstract:
La Rivoluzione russa del 1917 e la successiva guerra civile hanno scatenato una delle più grandi migrazioni forzate del XX secolo, costringendo oltre un milione e mezzo di persone a fuggire dalla Russia. Utilizzando le fonti d'archivio della Società delle Nazioni, questa tesi esplora la risposta internazionale a questa crisi umanitaria, concentrandosi sul ruolo del Commissariato per i rifugiati guidato dal norvegese Fridtjof Nansen. Viene esaminato il suo approccio innovativo, inclusa l'introduzione del "passaporto Nansen" per i rifugiati senza cittadinanza, e come tali iniziative abbiano influenzato le pratiche successive nel trattamento dei rifugiati.
Un focus specifico è posto sulla dinamica dei giovani rifugiati, dagli orfani agli studenti universitari, esplorando come questi ultimi abbiano svolto un ruolo attivo nell'auto-organizzazione e nell'influenzare le politiche a loro favore. L'analisi di tali dinamiche rivela non solo le sfide legate alla gestione dei rifugiati, ma anche le potenzialità che possono emergere quando sono fornite adeguatamente opportunità di partecipazione e autonomia. Questa tesi mira a offrire una comprensione approfondita delle politiche di gestione dei rifugiati russi e a contribuire al dibattito più ampio sulle pratiche internazionali di accoglienza e integrazione dei rifugiati.