Abstract:
Parlare di autobiografia e autofiction oggi significa affrontare un gran numero di questioni aperte nell’ambito delle scritture del sé, o life writing. Scopo del presente lavoro è affrontarne le più rilevanti, tramite un confronto originale tra le autobiografie di due autori del secondo Settecento, Goldoni e Gozzi, e i testi, accostabili all’autofiction, di due contemporanei, Siti e Covacich. Si ritiene, infatti, che opere di epoche – e dunque pubblico – tanto differente, opportunamente contestualizzate, siano accomunate da strategie e modalità simili, volte alla creazione di una maschera autoriale con una particolare funzione in riferimento al genere e al contesto storico e culturale. In primo luogo, la presente tesi si concentrerà sul rapporto tra verità fattuale e finzione in autobiografia e autofiction, analizzando in quali occasioni, e in che modalità, l’autore porta avanti una strenua difesa – o smentita – della natura referenziale della narrazione; in secondo luogo verrà analizzato il concetto di “io” e la sua funzione in riferimento al genere e al contesto; infine si indagheranno le opinioni d’autore circa l’operazione stessa di scrittura, verificandone i diversi atteggiamenti e le linee comuni.