Abstract:
Il partito islamista marocchino PJD è al governo dal 2011, in seguito alle proteste avvenute nello stesso anno e alla riforma della Costituzione che ne è conseguita, che ha reso possibile anche per il candidato di un partito islamista di ottenere la carica di Capo di Governo. Nel 2020, il PJD si ritrova a dover affrontare una sfida: gestire l’emergenza sanitaria da Covid-19. Dalle prime misure prese per arginare la diffusione del virus all’avvio della campagna vaccinale, il PJD viene confinato a uno stato di passività mentre gli si sostituiscono altri attori, ovvero ministri di sovranità, tecnocrati, apparati securitari e, soprattutto, la monarchia. Nel presente elaborato, verrà analizzato in che modo l’atteggiamento del PJD è dovuto all’incompetenza dei suoi membri o, invece, a motivazioni di natura tecnica, come il preciso contesto istituzionale e costituzionale in cui opera, la forma di governo del Marocco e le strategie di legittimazione e sopravvivenza politica adottate dal partito stesso. In seguito, verranno esaminate le implicazioni: interne al partito, interne alla coalizione, a livello dei propri sostenitori e sul piano del rapporto di potere con la monarchia. Infine, si cercherà di capire se e in che modo le azioni e non-azioni del PJD abbiano influito anche sulle elezioni parlamentari del 2021, risultanti nella sconfitta del partito islamista.