Abstract:
Dopo circa trent’anni, la giustizia tributaria è stata oggetto di una riforma sostanziale con l’obiettivo di adeguarla all’esigenza di un sistema giudiziario più efficiente ed equo. La riforma, avvenuta mediante la Legge 31 agosto 2022, n. 130, rubricata “Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario”, ha dato attuazione agli obiettivi assunti dal nostro Paese in sede di Unione europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, relativi al miglioramento della qualità delle sentenze tributarie e alla riduzione del numero di ricorsi alla Corte di Cassazione, oltre che a una loro trattazione più spedita. L’obiettivo del presente elaborato è quello di dare conto delle novità considerate più rilevanti e delle conseguenti problematiche presenti nella fase riformatrice appena avviata. L’aspetto della riforma più significativo è rappresentato dalla creazione di una magistratura professionale, nominata tramite concorso, che si occupa delle controversie tributarie a tempo pieno. Detta riforma è intervenuta in modo rilevante anche sotto l’aspetto procedurale.
Per comprendere al meglio il peso delle modifiche introdotte, il lavoro in esame partirà da una breve ricostruzione del processo di evoluzione storica della giustizia tributaria in Italia. Grande importanza sarà data poi nel secondo capitolo alla nascita ufficiale della Quinta Magistratura Tributaria e al raffronto con l’organizzazione previgente, mettendo in luce gli aspetti maggiormente problematici derivanti dalla scelta della professionalizzazione del giudice tributario. Il terzo capitolo sarà dedicato, invece, all’esame delle modifiche operative e sostanziali introdotte nel rito processuale e all’impatto che tali disposizioni hanno avuto sullo svolgimento del processo tributario.
Il lavoro trova la sua conclusione con uno sguardo all’attualità e ai passi ancora da compiere volti al raggiungimento di una piena autonomia e indipendenza della giurisdizione tributaria.