dc.contributor.advisor |
Cruciani, Caterina |
it_IT |
dc.contributor.author |
Fabris, Valentina <1999> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2024-06-15 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2024-11-13T09:42:07Z |
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dc.date.available |
2024-11-13T09:42:07Z |
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dc.date.issued |
2024-07-16 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/26909 |
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dc.description.abstract |
La consulenza finanziaria si basa principalmente sull’assistere e comprendere le esigenze patrimoniali del cliente. Per fare ciò il consulente finanziario deve elaborare delle strategie di investimento che siano in linea con l’avversione al rischio dell’investitore.
Questa disciplina è regolamentata da una serie di leggi e direttive emanate dai vari enti, come Consob, Banca d’Italia e il ministero dell’economia e delle finanze. Le direttive maggiormente conosciute sono la MiFID e MiFID II che, come principali scopi, hanno quello di tutelare gli investitori, garantire l’integrità del mercato e raggiungere l’efficienza dei mercati in modo tale da garantire un costo dei servizi inferiore.
Pur volendo garantire la piena tutela degli investitori, non mancano le occasioni di differenze di genere. Queste differenze possono svilupparsi sia a livello lavorativo (consulenti finanziari donna) sia nell’ottica di un’investitrice. Sono presenti ancora molte barriere per le donne che vogliono avviare una carriera come consulente finanziario, le quali vedono le loro carriere inibite a causa principalmente di una cultura manageriale maschile dominante. Ad oggi le strategie per superare queste barriere sono basate molto sulla fortuna, in quanto consistono nel trovare un manager corretto o un consulente che voglia instaurare un rapporto solido di partnership.
Per quanto riguarda, invece, le investitrici esiste un divario tra lo stato dell’alfabetizzazione finanziaria delle donne in Italia rispetto agli uomini, si parla quasi di 10/20 punti percentuali sulle conoscenze base della finanza. Un recente studio, condotto da Laura Bottazzi (docente dell’Università di Bologna) e da Arianna Lusardi (direttore della EDUFIN) ha dimostrato che ci sono tre principali cause che incrementano e caratterizzano il divario tra uomo e donna:
1. La famiglia e il suo impatto, soprattutto il ruolo genitoriale;
2. L’ambito socio-culturale;
3. Il retaggio storico.
Per combattere il problema ed invertire l’andamento di queste statistiche il Paese deve investire maggiormente sull’educazione finanziaria in generale, ma soprattutto in quella delle donne. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Valentina Fabris, 2024 |
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dc.title |
Il ruolo della donna nella consulenza finanziaria |
it_IT |
dc.title.alternative |
Il ruolo della donna nella consulenza finanziaria |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Amministrazione, finanza e controllo |
it_IT |
dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Venice School of Management |
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dc.description.academicyear |
sessione_estiva_2023-2024_appello_08-07-24 |
it_IT |
dc.rights.accessrights |
openAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
874995 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/11 ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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it_IT |
dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
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it_IT |
dc.provenance.upload |
Valentina Fabris (874995@stud.unive.it), 2024-06-15 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Caterina Cruciani (cruciani@unive.it), 2024-07-08 |
it_IT |