Abstract:
Erodoto vive al centro di un periodo segnato dalle invasioni persiane e dal sentimento di esaltazione e di orgoglio dell'identità greca generato dalle gloriose vittorie. Ne consegue inevitabilmente un diverso modo, rispetto al passato, di percepire l'"alterità", di rapportarsi nei confronti dei "barbari". Dall'ammirazione nutrita nelle epoche precedenti nei confronti di chi non era greco, si passa (Erodoto ne è l'esponente più rappresentativo) ad una forma di "distaccato rispetto", di una curiosità mista ad interesse esplorativo, nella piena consapevolezza però di appartenere ad una civiltà superiore: sentimenti che lo storiografo nutre e rafforza viaggiando. L'espressione più emblematica di tale diverso atteggiamento e segno identificativo di una formazione superiore del polites è l'agorà, il cuore e l'elemento di distintivo della grecità, il vero spazio della democrazia.
Il percorso seguito in questo studio è partito dalla ricerca lessicale e dalle connessioni linguistiche del termine agorà che viene esaminato sotto varie accezioni. Sono passata poi alla lettura integrale delle Storie, estrapolando dal testo i passi in cui sono presenti il termine e le sue connessioni e li ho suddivisi in base all'accezione usata allo scopo di mostrare che cosa sia l'agorà in Erodoto e di mettere in risalto come l'agorà sia il fulcro della democrazia greca.