Abstract:
La sostenibilità turistica è tradizionalmente considerata dal punto di vista dell'ambiente o del benessere dei turisti stessi. Questo studio propone una prospettiva centrata sulle popolazioni residenti dei luoghi turistici, evidenziando come la loro partecipazione attiva e il loro coinvolgimento siano cruciali per la sostenibilità a lungo termine sia del turismo che della città stessa.
Utilizzando il quadro concettuale lefebvriano, si argomenta che senza una solida popolazione locale i luoghi turistici rischiano di venire museizzati.
Attraverso un approfondimento di due casi di studio distinti ma paralleli - Capri e Venezia - si esplorano le politiche attuali, a confronto con quelle di altre località di punta, come anche le dinamiche socio-culturali che influenzano tali contesti. Si sottolinea l'importanza di evitare la monocultura turistica e di adottare politiche di governance partecipativa.
In particolare, si evidenziano come misure volte a mitigare gli effetti del fenomeno, come il controllo degli affitti brevi turistici o il numero chiuso possano contribuire a mitigare gli impatti negativi solo se affiancati da policy mirate alle esigenze e le prospettive delle comunità locali, le cui necessità sono state spesso ignorate a favore del rendimento economico dell’industria turistica.
In conclusione, questo studio offre un contributo al dibattito sulla sostenibilità turistica, spostando l'attenzione dalle politiche orientate esclusivamente al turista e all'ambiente, a un approccio olistico che abbracci le esigenze delle popolazioni residenti per promuovere un turismo, ed uno sviluppo del territorio, autenticamente sostenibile e resiliente.