Abstract:
L’elaborato intende investigare il tema dell’educazione al patrimonio culturale attraverso l’analisi delle attività educative promosse dalla Pinault Collection, holding che detiene e gestisce i beni artistici e culturali dell’imprenditore francese François Pinault e he ha sede a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana a Venezia. Verrà dedicato un particolare focus su quelle dedicate ai bambini e agli adolescenti; ci si chiederà se tali attività possono generare esternalità positive nei fruitori di giovane età e se è possibile riconoscere alcune strategie di nudging nella loro progettazione.
L’elaborato presenterà, in primo luogo, una breve introduzione generale circa l’economia comportamentale, quindi gli aspetti teorici, gli ambiti in cui è maggiormente applicata e quali sono le prospettive future di questa branca dell’economia che, a partire dall’analisi sperimentale e impiegando concetti tratti dalla psicologia, elabora modelli di comportamento alternativi rispetto a quelli formulati dalla teoria economica standard. Si parlerà di teoria dei nudge, un concetto secondo cui è possibile persuadere ed influenzare in maniera indiretta i consumatori, facendo leva sui loro bias cognitivi, così da avere la possibilità di modificare il loro comportamento, preservando comunque la loro libertà di scelta; nel capitolo primo si approfondiranno anche la struttura delle scelte e il ruolo delle emozioni nel decision-making. Si esaminerà l’applicazione dei nudge in ambito culturale approfondendo alcuni esempi, tra cui la propensione alla donazione agli enti culturali e lo studio svolto presso il Museo di Palazzo Vecchio a Firenze che esamina l’effetto degli incentivi sugli studenti delle scuole superiori per visitare i musei d’arte.
Nel secondo capitolo si parlerà dell’educazione al patrimonio: la sua nascita e teorizzazione, ci si chiederà quale sia il valore della cultura ed il ruolo dell’educazione in tale ambito, quali sono le azioni intraprese a livello europeo, quindi la Strategia europea per il patrimonio culturale del XXI secolo in particolare, e quali strumenti vengono promossi in Italia per promuovere l’educazione al patrimonio e per sviluppare nei giovani fruitori il “gusto” per esso attraverso il coinvolgimento delle istituzioni culturali nei curricoli di ogni ordine e grado, si tratterà il Piano Nazionale per l’educazione al patrimonio in particolare. Ci si focalizzerà sulla funzione dei musei che, calatisi nel ruolo educativo, cercano di portare consapevolezza nei visitatori e promuovono attività e programmi educativi atti a coinvolgere i giovani ed i bambini che possono essere spinti a sviluppare una connessione personale con il patrimonio e atteggiamenti positivi verso quest’ultimo.
Nel capitolo terzo dedicato al caso specifico della Pinault Collection a Venezia, vi sarà, in primo luogo, una breve introduzione circa la didattica museale, la nascita del dipartimento educativo all’interno dell’istituzione stessa e il ruolo dell’educatore. Segue la presentazione della Pinault Collection che apre le sue porte prima a Palazzo Grassi e poi a Punta della Dogana, e promuove mostre di arte contemporanea monografiche e tematiche concepite intorno alla collezione Pinault. Si presenteranno le attività educative promosse dall’ente in momenti temporali differenti, per poi descrivere e confrontare, attraverso un’analisi qualitativa, le diverse attività educative proposte agli adolescenti e ai bambini in particolare. Ci si chiederà se tale tipologia di fruitori si dimostra essere un buon recettore di significati e quali possano essere gli effetti positivi che tali attività esercitano sui giovani soggetti, in particolare se si vengono a produrre esternalità positive che possono incentivare ed avvicinare tali soggetti al mondo dell’arte contemporanea e che possono essere funzionali al museo per la valorizzazione delle sue attività.