Abstract:
L'avvento dell'Intelligenza Artificiale (IA) sta ridefinendo il paesaggio dei servizi finanziari, promettendo rivoluzioni in termini di efficienza operativa e personalizzazione dell'offerta. Nonostante queste potenzialità, la diffidenza del cliente medio verso le "scatole nere" dell'IA minaccia di frenare questo progresso. La presente tesi magistrale si addentra nel complesso intreccio tra comunicazione, percezione dell'IA e costruzione della fiducia nel settore finanziario, focalizzandosi su come le società di FinTech comunicano l'utilizzo dell'IA e come queste narrazioni influenzano la fiducia dei consumatori.
Attraverso un approccio metodologico qualitativo, basato su interviste approfondite con esponenti di una società pioniera nella fornitura di algoritmi di IA per il FinTech, questa ricerca si propone di svelare le strategie comunicative impiegate. Si indaga non solo come vengono descritti gli aspetti tecnici e i vantaggi dell'IA, ma anche come si cerca di demistificare l'IA e rendere tangibili i suoi benefici ai non esperti, una chiave per accrescere la fiducia e l'adozione da parte dei clienti.
L'analisi si estende alla percezione dei clienti, esaminando le loro reazioni alle diverse narrazioni dell'IA, il loro livello di comprensione e le eventuali preoccupazioni. Particolare attenzione viene data al ruolo della trasparenza e dell'etica, elementi spesso citati come fondamentali nella costruzione della fiducia, ma ancora avvolti in un velo di ambiguità nelle pratiche reali.
Questa ricerca mira a trascendere la semplice descrizione delle pratiche attuali, interrogandosi sulla possibilità di un nuovo paradigma comunicativo in grado di colmare il divario tra le promesse dell'IA e le aspettative dei consumatori. Esplorando i confini tra tecnologia, etica e comunicazione, si aspira a delineare un quadro più chiaro di come il settore finanziario possa avanzare nella sua missione di rendere l'IA non solo un potente strumento operativo ma anche un alleato percepito e apprezzato dai suoi utenti finali.