Abstract:
L’opera di Hermann Hesse è stata profondamente plasmata dalle vicende e dai conflitti interiori del suo autore. È proprio l’indagine su sé stesso che fece approdare lo scrittore a un lido che si rivelò fondamentale: la psicanalisi junghiana. Il rapporto di Hesse con la dottrina di Jung fu complesso, nonché virtualmente breve, ma l’impronta di questa esperienza sull’opera dello scrittore fu più profonda di quanto egli avrebbe saputo ammettere.
Questa tesi di laurea si pone l’obiettivo di fornire una chiave di lettura del percorso di Hesse all’interno dello junghismo. Partendo da Demian, il romanzo che più chiaramente riflette l’influenza degli studi del medico svizzero e dei suoi discepoli, verrà illustrata l’evoluzione del rapporto tra Hesse e psicanalisi. Particolare attenzione sarà riservata ai concetti junghiani di archetipo e di individuazione. Un successivo romanzo, Narciso e Boccadoro, verrà invece studiato per comprendere come le intuizioni di Jung abbiano continuato a pervadere l’opera di Hesse anche successivamente al suo, perlomeno formale, allontanamento dalla psicanalisi e dai suoi esponenti.