Abstract:
L’obiettivo dell’elaborato è quello di analizzare l’impatto che ha l’Artificial Intelligence of Things (AIoT) nella realizzazione di progetti per le Smart Cities. L’uso del digitale è ormai ovunque, lo possiamo trovare nelle abitazioni private, nelle aziende e nelle istituzioni. Risulta essere di supporto rispettivamente per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per efficientare i processi produttivi e, a livello governativo, per avere costantemente un quadro informato su quanto accade nell’ambiente. A causa dei problemi legati all’eccessiva urbanizzazione e al cambiamento climatico, i cittadini tendono ad essere sempre più sensibili alle tematiche legate all’ambiente e, più in generale, alla sostenibilità. Nasce dunque l’opportunità di implementare l’AIoT per migliorare ed efficientare la sostenibilità nelle smart cities intesa come ambientale, economica e sociale.
L’elaborato si suddivide in due principali sezioni: la prima, più teorica, analizza l’Artificial Intelligence of Things e le sue componenti: Internet of Things (IoT) ed Intelligenza Artificiale (AI). Il focus si sposta poi sulle Smart cities e sui progetti che prevedono l’implementazione dell’AIoT come tecnologia abilitante. Emerge dalla ricerca, attraverso interviste ad esperti e indagini condotte dalle Big Four, che i progetti per Smart Cities con l’applicazione dell’AIoT sono nettamente più efficienti rispetto a progetti senza l’applicazione di questa tecnologia, sia in termici economici che a livello socio-ambientale.
Viene poi analizzato, nella seconda parte dell’elaborato, un caso pratico attraverso il quale è possibile approfondire la relazione tra tecnologia e sostenibilità. È stato infatti predisposto un piano strategico per una start-up veneziana di nome GreenIoT. La start-up offre nel mercato sensori IoT ad aziende, soprattutto municipalizzate, operanti nel settore della raccolta e gestione dei rifiuti urbani. GreenIoT nasce da un’idea imprenditoriale volta ad efficientare il processo di raccolta dei rifiuti mediante l’apposizione di sensori di riempimento nei cestini e bidoni. Attraverso tali dispositivi, è possibile visualizzare in tempo reale il livello di riempimento ed ottimizzare così la rotta dell’operatore in fase di svuotamento degli stessi. I cestini pubblici e i bidoni delle case o delle imprese fanno pertanto parte della rete IoT e, i dati raccolti, vengono poi elaborati dall’Intelligenza Artificiale per effettuare delle ulteriori analisi descrittive e predittive.
Il piano strategico si suddivide in due parti: la prima, di contesto, evidenzia i problemi che spingono le municipalizzate ad avvalersi dei servizi IoT; le soluzioni attualmente presenti e quelle proposte dalla start-up, evidenziano il valore aggiunto offerto rispetto a quanto già nel mercato; viene analizzato inoltre il “perché ora”, nonché la necessità di essere più vicini alla collettività in chiave sostenibile, oltre alla presenza di normative e risorse economiche per progetti su Smart City. In aggiunta, il piano strategico è volto ad analizzare il mercato dello Smart Waste Management e i principali concorrenti attualmente operativi. La seconda parte è mirata ad individuare la strategia di successo di GreenIoT per raggiungere i tre tipi di sostenibilità. Vengono infatti individuate mission e vision, strategia, modello di business e piano economico-finanziario.