Abstract:
Abstract: L’elaborato si propone di gettare uno sguardo sulla figura di Vincenzo Catena, artista considerato tradizionalmente “minore” la cui valutazione critica fu spesso influenzata dal rapporto che questi ebbe con Giorgione, il quale si definì “cholega” del pittore nella celebre iscrizione che appare sul retro della Laura, dipinta dal maestro di Castelfranco.
La vita e le opere di Catena vengono analizzate utilizzando come riferimento l’ancora imprescindibile monografia che Giles Robertson scrisse su questo artista nel 1954, proponendo degli emendamenti per quanto riguarda il catalogo e l’ubicazione delle opere. Successivamente viene presa in esame la fortuna critica del pittore, a partire dalle prime testimonianze fino ad arrivare ai giorni nostri. Infine, un’opera della fase matura di Catena, la Giuditta della Fondazione Querini Stampalia di Venezia, viene analizzata approfonditamente proponendo degli opportuni confronti comparativi con opere appartenenti al contesto della pittura veneziana coeva.