Abstract:
Ridurre l'inquinamento globale, arrestare il surriscaldamento terrestre causato dalle emissioni di gas serra nell'atmosfera e fermare lo sfruttamento incondizionato di risorse da parte dell'uomo, sono tra gli obiettivi principali della Comunità Internazionale. Una soluzione è trovare nuovi tipi di energie rinnovabili che possano essere utilizzate al posto dei combustibili fossili. I biocarburanti sono un'ottima alternativa, ed è la scelta intrapresa da parte del Brasile, che risulta, da oltre trenta'anni, essere uno tra i più grandi produttori di bioetanolo al mondo. Diverse sono le problematiche connesse alla sua produzione, tra cui la denuncia degli attivisti che criticano l'eccessivo sfruttamento delle terre che, togliendo spazio ai campi coltivabili, porta ad un aumento dei prezzi del cibo e, inevitabilmente, ad un incremento di povertà e fame tra la popolazione. A questo proposito sorge il problema del popolo indigeno dei Guaranì che, oltre a problemi alimentari, denuncia le compagnie produttrici di bioetanolo di rubare loro le terre, di inquinarle e sfruttarle. In ogni caso è importante evidenziare il fatto che, grazie alle nuove relazioni politiche ed economiche internazionali degli ultimi anni,ma anche al mercato dei biocarburanti, il Brasile può essere considerato una superpotenza emergente alla pari di Cina e India, tanto che è visto come un modello da seguire da parte di altri paesi in via di sviluppo.