Insegnare strutture linguistiche complesse dell'italiano nella scuola primaria: un approccio metalinguistico

Abstract

La tesi tratterà della modalità di utilizzo di Il mio Gigi (Gioco Inclusivo di Grammatica Interattiva), un materiale ludico finalizzato alla didattica e all'apprendimento della lingua italiana. L’obiettivo principale di questa tesi sperimentale è testare l’efficacia di GIGI in ambito didattico con due gruppi, gruppo di controllo (GC) e gruppo sperimentale (GS), di bambini di 6;9-7;9 anni, frequentanti tre classi seconde della scuola primaria “Troiano Delfico” di Montesilvano (PE). Per questo progetto è stata svolta una valutazione iniziale delle competenze linguistiche dei bambini, attraverso la somministrazione di test di valutazione di memoria, di produzione di frasi interrogative (soggetto e oggetto) con l’elemento interrogativo quale, di comprensione e produzione di frasi relative (soggetto e oggetto), nonché di narrazione. Successivamente, è stato proposto un training linguistico, suddiviso in nove incontri da un’ora ciascuno, che mirava all’insegnamento esplicito della struttura argomentale, del criterio tematico, seguita, nel caso del gruppo sperimentale, dall'applicazione pratica del movimento sintattico in frasi complesse dell’italiano quali frasi relative oggetto. Infine, è stata svolta una seconda valutazione delle abilità linguistiche post training, per valutare, attraverso un’analisi di tipo statistico, se l’utilizzo di GIGI ha prodotto un risultato statisticamente significativo, favorendo così l’apprendimento delle strutture trattate, ma anche delle strutture non trattate direttamente, con un effetto di generalizzazione. Dall’analisi preliminare dei dati è emerso che l'introduzione della grammatica generativa a scuola, attraverso l'insegnamento esplicito delle regole sintattiche con Il mio Gigi, può influenzare positivamente l’acquisizione di strutture sintatticamente complesse. Inoltre, è possibile notare un effetto di generalizzazione su altre strutture a movimento, come le frasi interrogative, che migliorano senza bisogno di un intervento diretto.