Abstract:
Questa tesi si focalizza sulla gestione delle risorse umane - dipendenti e volontarie - all’interno delle associazioni culturali senza scopo di lucro che operano in ambito musicale, la cui attività principale è la programmazione e l’organizzazione di concerti e spettacoli di carattere non commerciale. Optando per la scelta territoriale della Sicilia si è voluta porre l’attenzione sulle realtà organizzative che si sono sviluppate in contesti ambivalenti, caratterizzati allo stesso tempo da un’identità culturale che sta perdendo la sua autenticità, a causa del turismo di massa, e da una resistenza al cambiamento, e che dunque richiedono un approccio plurivoco.
La ricerca presenta i risultati di un’indagine condotta attraverso lo studio di sei associazioni localizzate nei due poli rispettivamente della parte orientale e occidentale dell’isola, Catania e Palermo, che hanno evidenziato una particolare attenzione alla musica classica, jazz e contemporanea, anche in relazione al territorio. Dall’analisi emerge la componente prevalente in un’associazione di piccole-medie dimensioni in cui un comitato gestisce i rapporti che si instaurano in un clima perlopiù informale, con scarsa gerarchizzazione e in cui la comunicazione si svolge in maniera diretta tra i diversi ambiti. Il tentativo è declinare i consigli per una gestione di successo per le imprese al campo delle associazioni musicali siciliane, che lavorano notoriamente in penuria di risorse, accentuata dalle problematiche strutturali che la condizione di isola meridionale comporta (isolamento dalla terraferma, mancanza di collegamenti interni, divario tra Nord e Sud, arretratezza culturale, spopolamento, ecc.) e che richiedono dunque, in un’ottica di adeguamento alle tendenze, una valorizzazione delle risorse umane come elemento determinante nella qualità dell’offerta.
Lo studio mira ad accendere un interesse per questo specifico ambiente lavorativo che si ritiene possa rappresentare un potenziale mezzo di sviluppo per la regione fungendo da attrattiva per i giovani che si specializzano negli studi di gestione del sistema produttivo culturale in campo musicale e che emigrano nel Nord Italia o all’estero per avere delle occasioni di applicarli.