Abstract:
Nella mia tesi affronto il tema della responsabilità sociale d’impresa che negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza nella gestione d’impresa. Infatti, i problemi sociali e ambientali che sono andati aumentando negli ultimi tempi hanno portato molte imprese e cittadini a domandarsi se il fine unico dell’impresa sia quello di creare profitto o se è dovere dell’impresa stessa anche quello di distribuire parte della ricchezza prodotta alla comunità nella quale è inserita, attraverso opere sociali, aumentando il livello di salute e sicurezza dell’impresa ed adottando forme di protezione ambientale.
Nel primo capitolo dopo aver dato la definizione di responsabilità sociale d’impresa nelle sue diverse accezioni, si spiegano le procedure che l’azienda deve seguire per essere riconosciuta ufficialmente come un’impresa che adotta la RSI. Non è più sufficiente tenere dei comportamenti eticamente corretti, ma è necessario inserire la responsabilità sociale all’interno della vision aziendale. Segue poi una disamina delle diverse valutazioni che la CSR ha subito nel tempo dalla sua prima apparizione intorno agli anni ’50 fino ad oggi, valutando anche quali potrebbero essere i futuri trends di sviluppo sia in Italia che a livello internazionale. Parte del capitolo è riservata alle critiche che diversi economisti e studiosi hanno portato avanti nei confronti della responsabilità sociale che può diventare uno strumento di marketing a disposizione delle imprese e può essere usato con il solo scopo di aumentare la reputazione d’impresa attraverso l’uso di particolari azioni che riscuotono molto successo nei consumatori e negli altri portatori d’interesse. Infine, nell’ultima parte si sviluppa il tema dell’impresa vista come sistema e non più come organismo indipendente e che come tale deve relazionarsi con molti portatori di interesse o stakeholder cioè i consumatori, i fornitori e la comunità in generale. Questa è conosciuta come teoria degli stakeholder.
Nel secondo capitolo invece, si sviluppa il tema della comunicazione della responsabilità sociale, come le aziende comunicano ai propri stakeholder le loro iniziative di impegno sociale, di quali strumenti si avvalgono, come tutti i tipi di comunicazione ha dei rischi e delle opportunità che possono essere sfruttate. Oltre ai tradizionali strumenti della comunicazione aziendale quali le newsletter, il sito web istituzionale, gli stampati aziendali e le relazioni pubbliche per esempio, è possibile usare degli strumenti istituzionali come il bilancio sociale, il bilancio ambientale, il codice etico e la carta dei valori. Questi ultimi sono codificati e riconosciuti a livello internazionale come strumenti in grado di esplicare l’impegno sociale delle imprese. Seppur non esista un modello unico, universalmente adottato ogni impresa dovrebbe redigere un proprio report in cui include le attività sociali ed ambientali intraprese.
Infine, nel terzo capitolo vengono riportati alcuni metodi di misurazione della responsabilità sociale d’impresa. Non essendo ancora stato sviluppato un unico modello per valutare la CSR nelle imprese sussistono diversi modelli o questionari, per ciascuno di essi ne è stata fatta una spiegazione del funzionamento e delle fonti dalle quali sono stati ricavati. Da ognuno ho preso poi delle domande e le ho inserite in un unico questionario di valutazione, diviso per aree. C’è una parte dedicata alle risorse umane, una parte dedicata all’ambiente, poi alla comunità, ai clienti e ai prodotti, ai fornitori ed infine alla governance, ognuna è suddivisa in sezioni più specifiche. Tale modello è stato poi utilizzato per valutare in che modo Monnalisa applica la RSI, segue infine un’intervista alla responsabile RSI dell’azienda.