Abstract:
Questo lavoro parte dalla constatazione che, anche se la parola imprenditore sia utilizzata comunemente, è difficile definire in modo preciso chi sia l’imprenditore.
Data la varietà di definizioni che la letteratura economica ha prodotto Risulta necessaria una definizione che, per quanto possa essere considerata forse troppo semplicistica, riesca a dipanare numerosi dubbi e permetta così di distinguere e definire in modo definitivo chi sia l’imprenditore. Coerentemente con le definizioni date da Schumpeter e Kirzner, definiamo l’imprenditore come quel particolare soggetto economico che riesce ad intravedere nuove opportunità economiche ed è in grado di introdurre un’innovazione nel mercato. Quindi, a sua volta, definiamo l’imprenditorialità (entrepreneurship) come un particolare “stato mentale” appartenuto ai singoli soggetti e alle organizzazioni che consente di generare innovazione e, quindi, un generale rinnovamento. I singoli e le aziende attuano scelte imprenditoriali solo se sono pervase da orientamento imprenditoriale (entrepreneurial orientation-EO). L’importanza dell’EO risiede anche nel fatto che è correlato positivamente con le performance aziendali. L’enfasi sull’imprenditorialità come campo di studi ha creato una contrapposizione con lo strategic management. Studi più recenti hanno evidenziato come sia opportuno, soprattutto in momenti caratterizzati da una forte incertezza e dinamismo ambientale, integrare l’imprenditorialità con il management: questo ha portato così alla definizione dell’imprenditorialità strategica (strategic entrepreneurship-SE). Solo essendo buoni manager e possedendo capacità di innovare l’imprenditore moderno può ottenere migliori prestazioni rispetto ai competitors. L’importanza dell’imprenditorialità strategica infatti risiede nel fatto che teorizza la necessità di cambiare il proprio modello di business riprogettandolo.