Abstract:
Il 24 febbraio 2022 i TG nazionali sono stati travolti dalla notizia che la Russia aveva invaso il territorio ucraino, con prime esplosioni nella capitale Kiev, successivamente, nella seconda città del Paese, Kharkiv e nei porti strategici di Mariupol e Odessa.
Fin dal primo momento, l’Unione Europea e i suoi Stati membri si sono dichiarati totalmente sostenitori dell’Ucraina e hanno deciso di condannare questo attacco militare, intensificando le misure restrittive che avevano già imposto a marzo del 2014 contro la Russia. Lo scopo era quello di indebolire l’economia del Paese russo, privandolo di tecnologie, di mercati fondamentali e di frenare questa guerra imminente.
Tuttavia, queste sanzioni non provocano impatti solo sulla Russia, ma effetti, sia diretti che indiretti, anche sull’economia degli altri Paesi; soprattutto, coloro che hanno rapporti commerciali o hanno stabilimenti produttivi nel territorio russo.
Con questa premessa, l’obiettivo finale della tesi è quello di comprendere l’impatto delle sanzioni e della guerra sul valore delle imprese italiane.
Al fine di proseguire con quanto detto in precedenza, come prima cosa si andrà ad analizzare il dato aggregato degli scambi commerciali a livello Europeo con la Russia. In un secondo momento, si focalizzerà sul rapporto commerciale Russia e Italia, in modo da analizzare come siano cambiati tali rapporti, quali settori sono stati colpiti maggiormente e come il Nostro paese ha deciso di difendersi.
In conclusione, si prenderanno come oggetto di studio alcune imprese italiane, operanti nei settori più colpiti, con rapporti di interscambio con la Russia e che, addirittura, hanno delle sedi produttive dislocate nel territorio russo per analizzare e verificare come le voci di bilancio si siano modificate e quale impatto si è avuto sul fatturato, sui margini e, quindi, sul valore aziendale.