Abstract:
Questa tesi indaga su come il sentimento anti-giapponese sia stato diffuso e implementato negli Stati Uniti durante la Guerra del Pacifico attraverso l’utilizzo di media visivi, in particolare il cinema. La ricerca si concentrerà sull’analisi di contenuto di fumetti, lungometraggi in live action e corti d’animazione, mantenendo però un focus su questi ultimi. In particolar modo si approfondirà il caso dello studio d’animazione di Walter Elias Disney nella divulgazione di cartoni animati propagandistici in favore della guerra, indagando con attenzione le modalità con cui veniva rappresentato il sentimento anti-nipponico e l’approccio razziale al tema. Per raggiungere l’obiettivo, questo studio non si baserà solo sull’analisi empirica dei corti a disposizione e sul loro linguaggio cinematografico, ma cercherà di tenere a mente, come la personalità di Walter Disney e le sue esperienze come persona abbiano influenzato il contenuto dei suoi prodotti cinematografici.
Le ricerche, attraverso lo studio di biografie dell’artista e la comparazione delle sue produzioni con quelle di altre case di produzione dell’epoca, hanno portato alla conclusione di come Walter, nonostante l’influenza del governo e del sentimento anti-giapponese particolarmente intenso sulla costa ovest degli USA, abbia provato a mantenere un approccio quasi imparziale sulla questione della rappresentazione razziale, riuscendo a distaccarsi dalle rappresentazioni eccessivamente offensive di studi come Warner Bros., all’epoca conosciuto come Leon Schlesinger Productions, e Famous studios.