Abstract:
Le tecnologie e la trasformazione digitale stanno cambiando radicalmente gli equilibri e le dinamiche dell’industria turistica.
In prima analisi viene analizzato come il Covid-19 ha accelerato tendenze che erano già in atto, come la digitalizzazione, e ha messo in discussione modelli e prodotti consolidati. Le imprese si trovano, quindi, ad operare in un contesto sempre più dinamico. Di conseguenza sono costrette ad innovarsi rapidamente per sopravvivere, sfruttando le tecnologie per rispondere alle nuove opportunità e minacce del futuro. Affrontare ciò singolarmente sarebbe come firmare la propria condanna a morte, soprattutto per le aziende Italiane, che sono per lo più piccole medie imprese (PMI) e non possiedono i fondi e le risorse per sviluppare queste tecnologie. La strategia migliore è collaborare; in questo caso diventa fondamentale proprio il digitale che favorisce il processo. Infatti, la crescente digitalizzazione sta costringendo i manager a concentrarsi su concetti costituiti da gruppi di aziende che cooperano, come negli ecosistemi. Le imprese devono saper riconoscere che la loro competitività, le loro azioni e quelle dei rivali che sono correlate in un contesto sempre più digitalizzato. In seguito alla definizione di ecosistema, è necessario considerare come questo possa essere applicato all'impresa turistica, dalla quale si sviluppa la nozione di smart tourism ecosystem. In questa nozione rientrano due concetti interconnessi: le destinazioni intelligenti (smart destination) e la rete di attori integrati digitalmente, che definiscono le relazioni all’interno dell'ecosistema. Un ecosistema, per poter funzionare, necessita di piattaforme condivise che giocano un ruolo primario al suo interno.
Un’analisi più approfondita occupa il secondo capitolo, attraverso un confronto tra il 2019 e il 2022 sulle start up, individuando quelle che non sono sopravvissute. Nel 2020-2021 si è verificato una forte diminuzione nella costituzione di nuove start up nel settore turistico rispetto al 2018-2019: questo dato emerge dalla Survey 2021 di Startup Turismo. Un ulteriore dato emerso è relativo alla forte polarizzazione nella distribuzione geografica delle start up. Prima del Covid le start up del turismo sono state collocate su tutto il territorio italiano, mentre oggi sono concentrate in tre regioni: Lombardia, Lazio e Toscana. Successivamente, è necessario capire il contesto normativo delle start up che deve andare a facilitare le varie fasi di vita di queste, a partire dal loro avvio fino ad arrivare alla maturità. Lo scopo della normativa deve essere quello di creare un ecosistema costituito da corporate, piccole e medie imprese, incubatori, programmi di accelerazione statali, regionali e privati e di tutte quelle realtà̀ volte all’innovazione e alla ricerca.
Nell’ultimo capitolo vengono prese in analisi gli ecosistemi. La condivisione di dati e informazioni in ecosistemi digitali di business, come ad esempio E015, rappresenta un'evoluzione significativa nel modo in cui le organizzazioni interagiscono e collaborano. Questa sezione esplora le potenzialità e le dinamiche di questo fenomeno.
Gli ecosistemi di condivisione di dati, come E015, stanno ridefinendo il panorama digitale nel business. Offrono enormi potenzialità in termini di innovazione, efficienza e sviluppo di nuove opportunità commerciali, ma richiedono anche un'attenta gestione delle sfide legate alla sicurezza, alla privacy e alla standardizzazione. Le aziende che sapranno navigare in questi ecosistemi con successo saranno quelle meglio posizionate per trarre vantaggio dall'era digitale.