Abstract:
Nel 2016, il governo di Juan Manuel Santos e i rappresentanti delle Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane (FARC) hanno sottoscritto un accordo di pace, segnando una svolta significativa nelle politiche nazionali e nell'opinione pubblica colombiana. Venne applicato il principio di giustizia transizionale e selettiva attraverso la creazione di una Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP) apta a stimolare il disarmo di quanti più guerriglieri possibili e favorirne la reintegrazione nel tessuto sociale.
Questo elaborato presenta un primo capitolo dedicato all'analisi delle origini della violenza a partire dalla Colombia del 1909, seguito da un'esplorazione degli attori coinvolti nel conflitto. Successivamente, viene fornito un excursus dei vari tentativi di pace avviati nel paese a partire dagli anni ‘80, con particolare attenzione all'accordo del 2016. L'elaborato si propone di indagare i progetti concepiti dalla JEP per il recupero degli ex guerriglieri, valutandone l'effettiva implementazione e il grado di successo, confrontandoli con gli esiti di accordi precedenti basati sulla giustizia punitiva.
Questo studio analizza il caso colombiano come esempio di applicazione della giustizia transizionale e selettiva, un approccio alternativo spesso adottato nella risoluzione dei conflitti con l’obbiettivo di raggiungere una pace durevole.