Abstract:
Il seguente elaborato ha come oggetto lo studio dei teatri all’aperto in Italia, dalla loro costruzione e dalle tecniche utilizzate, al motivo della nascita e conseguente evoluzione nell’arco del cosiddetto secolo breve.
«Il teatro è nato all’aperto; sotto i cieli mediterranei», così scrive Renato Simoni nell’introduzione del testo di Mario Corsi “Il teatro all’aperto in Italia”. É proprio dai teatri greci arcaici che la trattazione prende le mosse analizzando la forma semicircolare e la sua funzione sociale. Lo studio traccerà una panoramica storica sull’evoluzione dello spazio teatrale en plein air e di come, nonostante nel XVI secolo emerga la necessità di condurre lo spettacolo all’interno di un edificio al chiuso, le rappresentazioni all’aperto continuino, in modo particolare con l’ideazione dei Teatri di Verzura, veri capolavori dell’Ars Topiaria, ripresi più volte nell’arco dei secoli successivi.
In modo particolare, si analizzeranno le cause e le motivazioni storiche che avranno come conseguenza il revival dei teatri aperti che prende piede tra la fine del IX e l’inizio del XX secolo in Europa e non solo.
Dallo studio del fenomeno dei movimenti del teatro all’aperto in Europa, si condurrà una riflessione sull’evoluzione del teatro en plein air in Italia, dalla figura di Gabriele D’Annunzio, a cui si deve la riscoperta del genere in territorio italiano, a quella di Ettore Romagnoli con il ritorno delle rappresentazioni classiche, sino alla trasformazione del teatro all’aperto in un teatro di massa da parte del regime fascista.
Infine, verrà indagato il caso studio del “Teatro Verde” della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dove l’elaborato assume i caratteri di una vera e propria trattazione storica del Teatro: la sua struttura architettonica e le motivazioni stesse che ne hanno portato alla costruzione, sino ai recenti restauri da leggersi come volontà di riutilizzo dell’edificio in seguito alle nuove istanze contemporanee che spingono verso una fruizione en plein air.