Abstract:
La tesi si propone come scopo quello di analizzare e mettere a confronto alcune esperienze significative nell’ambito degli eventi e delle iniziative culturali situate in luoghi di montagna, specialmente nei territori alpini italiani. Lo studio introduce in prima istanza il tema delle Alpi nella cultura occidentale e le varie fasi attraverso le quali esse sono state percepite come luogo non solo abitabile, ma anche visitabile, inteso dunque come sito turistico. A seguito di un lungo periodo in cui le montagne sono state considerate uno spazio da evitare, legato al caos, al disordine di una natura fuori dal controllo umano e dunque anche lontana da Dio, popolata da creature dai poteri magici ed oscuri, la percezione gradualmente cambia. La montagna diventa, grazie soprattutto ai Romantici, portatori del concetto di sublime, di cui la natura alpina è manifesto tra i più lampanti, un luogo sacro, in cui sperimentare i valori positivi della ricerca interiore, ritrovare una pace sempre più minacciata dalla vita cittadina, riscoprire il rapporto con Dio attraverso una natura selvaggia e non ammaestrata. La tesi si concentra dunque sulla nascita e poi sulle fasi principali di sviluppo del turismo montano, a partire dalle spedizioni dei primi alpinisti fino alle più recenti modalità di fruizione turistica sostenibile, analizzando contestualmente le iniziative che negli ultimi anni si sono poste come fine quello di salvaguardare i territori alpini da un punto di vista culturale e ambientale. Successivamente verrà presentato un approfondimento sui musei di montagna, tra cui il circuito Messner Mountain Museum e il Lumen, situati entrambi nella provincia di Bolzano, e su alcune esperienze di land art in territorio italiano e internazionale che si sono consolidate in affermati centri di ricerca e produzione artistica tra cui Arte Sella (Trento) e SMACH – Art Park (Bolzano).
Il nucleo della ricerca si sposterà sull’analisi approfondita del fenomeno dei festival musicali in alta quota. Lo studio prenderà in esame diversi festival localizzati sul territorio alpino italiano e si concentrerà poi nello specifico sul caso del festival trentino I Suoni delle Dolomiti, giunto quest’anno alla sua 28esima edizione. L'evento verrà analizzato secondo più aspetti, a partire dalla nascita e le principali fasi di sviluppo, fino ad arrivare alla struttura organizzativa, dalla dimensione economica fino alle iniziative sostenibili in termini di salvaguardia e tutela del patrimonio paesaggistico. Finalità della tesi è quella di presentare una serie di esperienze contemporanee che rendano evidente come siamo oggi di fronte ad una nuova fase di “invenzione” della montagna. Come dimostrato in prima istanza nel passaggio tra concezione medievale e concezione illuminista e romantica, il territorio alpino, pur essendo ovviamente sempre esistito, è stato "inventato" più volte sulla base dello sguardo e dei valori che attraversavano la cultura in diverse fasi storiche. Siamo oggi di fronte ad un nuovo modo di intendere la montagna in cui il bisogno di autenticità e rispetto dell’identità montana si unisce all’esigenza di sensibilizzare e preservare il territorio in termini di sostenibilità ambientale. I festival sono oggi uno spazio in cui queste due esigenze convivono arrivando, seppur in modi diversi, ad esiti comuni.