Abstract:
Negli ultimi decenni si è assistito a un incremento esponenziale nei sondaggi che danno come favoriti i partiti di destra e di estrema destra in Italia e nel mondo. Ciò ha dato il via a una serie di ricerche che tentano di spiegare la correlazione tra ideologia e linguaggio, quest’ultimo utilizzato dai politici al fine di persuadere l’interlocutore.
La presente tesi si propone di analizzare qualitativamente venti discorsi tenuti da Giorgia Meloni, tenendo in considerazione un intervallo temporale che va dal 2018 al 2023 e che ripercorre la sua storia politica. In particolare, attraverso l’analisi dei discorsi parlamentari all’opposizione, dei comizi preelettorali e dei discorsi tenuti in qualità di primo ministro, si è cercato di capire come Meloni costruisce linguisticamente l’accordo con l’uditorio, tenendo in considerazione anche l’ideologia populista dell’attuale premier. Gli strumenti linguistici utilizzati come ‘toolkit’ per l’analisi sono caratteristici dell’Analisi del discorso, un approccio qualitativo volto a indagare il rapporto tra ideologia, potere e linguaggio.
Dall’analisi emerge Meloni si appropria di certe strutture linguistiche, tra cui l’uso dei pronomi, dei tempi verbali che evocano miti, degli impliciti e del lessico, in modo da persuadere l’interlocutore ad abbracciare la sua visione politica.