Abstract:
La corruzione costituisce un fenomeno radicato all'interno della società in cui viviamo. Il sistema di mercato, le dinamiche interne al settore politico e della Pubblica Amministrazione rappresentano terreno fertile per l’attività del malaffare. L'istituzione di Autorità amministrative indipendenti ad hoc per il contrasto al fenomeno corruttivo, ha rappresentato per la democrazia il punto di partenza per un approccio preventivo alla risoluzione del problema. Le Autorità amministrative indipendenti si configurano come gli organismi più adatti alla tutela del mercato, della concorrenza, e della parità di trattamento, principi fondamentali che in assenza di una disciplina regolatoria precisa, lasciano facilmente spazio di inserimento al malaffare. L'obiettivo di questo studio è quello di esporre i ruoli e le funzioni attribuite alle Autorità anti corruttive istituite nel sistema italiano. Quali sono le soluzioni adottate fin ora? Sono state effettivamente valide per la limitazione di episodi di corruzione? Il presente lavoro pone particolare rilievo all'Autorità nazionale anticorruzione e alle ultime riforme attuate nello scenario del pubblic procurement. L'ambito che si esamina è molto vario e comprende l'intero iter di vigilanza, regolazione e controllo che la precitata autorità svolge all’interno del ciclo di vita del contratto pubblico. L'attenzione posta agli Operatori economici ed alle Stazioni appaltanti risulta centrale per comprendere al meglio l'efficacia dell'attività svolta. Da ultimo, si ricorda il ruolo pedagogico affidato alle Autorità per il contrasto alla corruzione, le quali hanno l’onere di forgiare un’identità nazionale ostativa ai comportamenti corruttivi.