Abstract:
Il successo del progetto di integrazione europea si basa sull’armonizzazione della legislazione europea negli Stati Membri. L’ inosservanza di tali norme mina il progetto europeo e crea condizioni di disparità per cittadini e imprese, impedendo loro di trarre i benefici di un mercato unico comunitario pienamente funzionante. In questo senso, gli studiosi dell’integrazione europea sono stati piuttosto unanimi nell’affermare che l’Unione Europea soffra di un problema sistemico di conformità o – ancora – sia un sistema politico con una ‘patologia intrinseca di non conformità’.
Dalle precedenti analisi, le direttive in particolare emergono come uno strumento che favorisce opportunità di violazione della legge. Infatti, sebbene siano elaborate e adottate a livello dell’Unione Europea, le amministrazioni degli Stati Membri sono tipicamente responsabili della loro attuazione in virtù della discrezionalità e della flessibilità che offrono. Poiché le indagini empiriche sulle modalità di attuazione di determinate direttive – nonché sulla loro effettiva applicazione in tutti gli Stati Membri – sono intrinsecamente complicate e costose, è possibile che stiamo assistendo solo alla ‘punta dell'iceberg’ delle infrazioni da parte degli Stati Membri. Recentemente però, l’‘iceberg’ sembra starsi sciogliendo, proprio come nell’era del riscaldamento globale. Tuttavia, i dati della Commissione Europea sono coerenti nell'indicare l’‘iceberg’ della legislazione ambientale come uno dei più visibili. La conservazione della natura è forse l’esempio più eclatante di scostamento dal diritto europeo. Per questo motivo, questa tesi affronta i motivi per cui gli Stati Membri non rispettano la legislazione ambientale dell'UE. Per farlo, si avvarrà di un'analisi quantitativa transnazionale per cercare potenziali spiegazioni a tali violazioni e individuare modelli comuni di non conformità. Questa tesi deriva le sue ipotesi dai tre approcci principali discussi nella letteratura sulla conformità, ossia applicazione, gestione e legittimità in modo integrato e li completa con ipotesi proprie del settore dell’ambiente.