Abstract:
Un articolo recente di Forbes essordisce con la seguente frase: “When Times Are Hard, It's The Soft Skills That Will Save Us”. E non si può certo negare che mesi di pandemia globale siano stati di facile gestione. Non solo si è passati all’adozione di un nuovo acronimo per comprendere il nuovo mondo moderno (da VUCA a BANI) ma termini dal carico cupo hanno iniziato ad alleggiare nel mercato del lavoro post-pandemico come job losses, great resignation, skills gap. Tuttavia, dall’altro lato sono emerse anche possibili soluzioni a queste problematiche e così temi come hybrid work, reskilling and upskilling, continuous learning, si sono fatti strada tra articoli e ricerche. Ma tra tutti il tema delle soft skills è certamente quello più caldo e dibattuto. Tutti, imprenditori e impiegati, così come governi e enti educativi hanno preso consapevolezza dell’importanza di queste abilità per lo sviluppo della forza lavoro del domani. Questo elaborato ha due scopi principali: da un lato vuole essere una guida per meglio comprendere il complicato mondo di queste competenze trasversali e fungere come esortazione a cogliere le opportunità (e ad eliminare gli ostacoli) che questa economia emozionale sta generando. In particolare, viene riportata un’attenta analisi sulle metodologie per coltivare le competenze trasversali e una valutazione sui canali con i quali esse vengono erogate a livello globale al fine di poter comprendere il mercato globale del training delle soft skills che sta assistendo ad un’importante crescita. In secondo luogo, esso vuole evidenziare con dati qualitativi raccolti da operatori della formazione aziendale regionale il quadro delle soft skills in Veneto fornendo spunti utili per evitare il rischio di frenare lo sviluppo economico regionale a causa della mancanza di tali competenze.