Abstract:
Il presente lavoro ha lo scopo di analizzare attraverso la lente teorica degli atti linguistici elaborata da Austin istanze di elaborazione culturale in senso performato e performativo agite nel contesto del gioco di ruolo (GDR) da tavolo “all’americana” (pen-and-paper). L’attenzione scientifica per il GDR come pratica anzitutto di svago si collega al filone degli studi socio-antropologici del tempo libero e costituisce dagli anni Ottanta del secolo scorso un campo di studi florido di contributi. In particolare, il presente elaborato appunterà sulle modalità attraverso cui gli attori sociali coinvolti nel gioco di ruolo agiscono e dialogano il proprio panorama culturale attraverso testi orali in grado di portare in evidenza l’agency esercitata e le dinamiche di potere attorno al tavolo. Nel medesimo momento si approfondirà come l’insieme di scelte di gioco mediate dalla lingua avanzate accresca il livello di immersione in chi è coinvolto, raffinandosi nel corso della continua esposizione all’ambiente di gioco. Dopo tre capitoli dedicati rispettivamente a una introduzione linguistica, antropologica e storica, sarà presentato un corpus di materiale etnografico ottenuto attraverso osservazione partecipante e interviste semi-strutturate nell’ambito di sessioni di gioco sia organizzato che privato. Successivamente si intendono esaminare a grandi linee strategie linguistiche pertinenti a diversi livelli di analisi della lingua adottate nel caso ludico di riferimento per la creazione di realtà fittizia in cui i partecipanti collaborano con il loro intervento, delimitando così l’esistenza di un “cerchio magico” poroso e costantemente ridefinito.