Abstract:
La tesi ha l’obiettivo di dimostrare come i soggiorni romani di Nikolaj Gogol' e Vjačeslav Ivanov abbiano avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel consolidamento della loro convinzione di essere degli “scrittori russi profetici” e come Roma venga da loro vista come il modello a cui la Russia deve rifarsi per compiere quella che essi ritengono essere la sua “missione universale”. Nel primo capitolo viene analizzata l’immagine di Roma negli anni ’20-’30-’40 del XIX secolo e nei primi due decenni del secolo successivo, cercando di capire come essa veniva formulata e quali sono le ragioni che hanno promosso un tale “pellegrinaggio” di artisti russi a Roma in questi due lassi di tempo. Viene poi esaminato lo sviluppo dell’ideale dell’artista come profeta in Russia, del quale vengono evidenziate le prime manifestazioni, per poi associarlo sinteticamente a Roma in relazione all’opera e alla vita di Gogol’ e Ivanov. Nel secondo capitolo l’attenzione è focalizzata su Gogol’, del quale vengono analizzate le lettere da lui scritte nella Città Eterna, la versione romana del “Ritratto” e le opere “Brani scelti dalla corrispondenza con gli amici” e “Roma”. Il terzo capitolo, dedicato ad Ivanov, si basa sullo studio delle poesie che compongono il ciclo “Sonetti romani” e sull’analisi del saggio “La storiosofia di Virgilio”. Ciò che è emerso è che effettivamente i loro soggiorni romani hanno contribuito a consolidare tale ideale e a far loro vedere Roma come modello per la Russia.