Abstract:
La consulenza finanziaria sta attraversando una fase di trasformazione senza precedenti come, d’altro canto, il contesto economico globale.
Gli investitori si trovano dinanzi ad un contesto incerto caratterizzato da alti tassi di interessi resi necessari dalle Banche Centrali per combattere un’inflazione a doppia cifra.
Come se ciò non bastasse, reduci da una situazione pandemica mondiale che ha caratterizzato il 2020, le dinamiche vengono ulteriormente appesantite dal continuo scoppio di conflitti armati ed economici.
Il popolo italiano si contraddistingue per essere un grande risparmiatore con un ingente quantità di denaro ferma nei conti correnti. In fasi come quelle che stiamo vivendo, la gestione della liquidità è diventata un punto cardine ponendo gli investitori difronte a nuove sfide per tutelare il proprio potere d’acquisto.
Alla luce di questa evidenza, il ruolo del consulente finanziario sta cambiando radicalmente. L’automazione dei processi, la nascita di strumenti di investimento differenti dai tradizionali e l’affermarsi dell’intelligenza artificiale sta creando sempre più competizione all’interno del mondo della consulenza finanziaria e, come nella maggior parte dei casi, la differenza la fa la relazione, la qualità del servizio offerto e la competenza del consulente stesso. I risparmiatori che possiedono ingenti quantità di patrimonio, quelli che nel gergo vengono definiti come HNWI (High Net Worth Individual) e UHNWI (Ultra High Net Worth Individual), i quali possiedono rispettivamente patrimoni superiori ai 5 milioni di dollari e 30 milioni di dollari, necessitano di un esperto che possa andare oltre l’ordinario accompagnandoli e fornendogli soluzioni che tengano conto di diversi aspetti: consulenza aziendale, consulenza fiscale e legale, consulenza in materia d’arte arrivando a definire anche una corretta pianificazione successoria.