Abstract:
Il presente lavoro di tesi si propone di offrire un’analisi approfondita dei vari significati assunti da qin 禽e shou 獸, sia qualora essi occorrano singolarmente che congiuntamente, all’interno delle fonti in lingua cinese classica.
Qin e shou sono infatti dei termini che generalmente occorrono insieme nell’esprimere alcuni dei significati più comunemente noti e ravvisabili nei loci classici: es. qinshou 禽獸, lett. “uccelli e bestie”, iperonimo per riferirsi agli “animali” o alla “fauna”, ma anche termine per riferirsi alla gente considerata incivile o immorale. Tuttavia, i significati derivanti dall’uso separato dei due termini meritano analisi più approfondite.
Il cuore di questo studio è costituito da una raccolta di circa duecentocinquanta occorrenze dei termini qin, shou e qinshou, presenti in una selezione di testi in lingua cinese classica compilati perlopiù in epoca pre-imperiale (all’incirca dagli Stati Combattenti [475 – 221 a.C.] fino alla dinastia Qin [221 – 206 a.C]).
L’obiettivo dall’autore è stato quello di indagare le dimensioni lessicografico-tassonomica ed etica di qin e shou nelle fonti classiche attraverso l’analisi e la traduzione delle occorrenze dei termini, tenendo conto dei contesti storico-filosofici in cui essi sono inseriti.