Abstract:
In questo lavoro vorrei approfondire un’interessante realtà turistica della Regione Friuli-Venezia-Giulia: il comune montano di Sauris-Zahre. Questa realtà si qualifica come laboratorio per politiche del turismo creative e capaci di promuovere lo sviluppo del territorio nel rispetto delle tradizioni locali e degli interessi della popolazione originaria. Anche per questo motivo Sauris-Zahre è stata candidata al premio per i Best Tourism Villages di UNWTO 2022 per l’Italia assieme all’Isola del Giglio (Toscana) e Otricoli (Umbria)
Sauris-Zahre si presenta infatti come un esempio straordinario di trasformazione di una realtà periferica e marginale, caratterizzata nel passato da un’economia agro-pastorale basata sul baratto, in un dinamico centro di attività turistica fino a segnalarsi come eccellenza dell’intero arco alpino. Nel mio lavoro inizierei con una descrizione storico-antropologica del luogo sottolineando soprattutto la particolarità linguistica che lo contraddistingue. Data la situazione di quasi totale isolamento che ha caratterizzato Sauris-Zahre fino a pochi decenni fa, in essa si è mantenuta un’isola linguistica di origine germanica che costituisce un unicum all’interno della Regione. In un secondo momento ricostruirei le dinamiche relative alle tradizionali attività economiche del territorio. Queste erano di natura prevalentemente agro-pastorale e, per le medesime ragioni di notevole isolamento del territorio di cui si è parlato in riferimento all’aspetto linguistico, l’economia complessiva di Sauris-Zahre era caratterizzata da un sistema quasi totalmente chiuso con limitatissimi scambi con le realtà esterne.
Il centro del mio lavoro sarà costituito comunque dalla ricostruzione della straordinaria opera dell’architetto Pietro Gremese, artefice negli anni ’70 del ‘900 del Progetto Sauris. E da lì che prende il via la trasformazione di tale località in una destinazione turistica di alto livello. Oggi, grazie a questa lungimirante progettazione, Sauris-Zahre è una località fortemente attrattiva nei confronti di un turismo spesso anche d’élite e comunque desideroso di godere non solo dello straordinario paesaggio montano, ma anche delle numerose offerte di carattere gastronomico del territorio.Successivamente definirei gli interventi delle istituzioni locali, a partire dalla Regione FVG che, forte del suo statuto di autonomia, si è impegnata nel sostenere le iniziative di promozione turistica collegate con il Progetto Sauris. Molta attenzione sarà dedicata, nel mio lavoro, all’individuazione e descrizione dei punti qualificanti di tale progetto di sviluppo turistico, identificando il carattere sistemico del percorso di trasformazione intrapreso, sia tra gli attori interni al comune, che da parte di quest’ultimo con altri enti dell’area. Infatti, uno dei punti forti del processo di sviluppo della realtà, è costituito dalla capacità dimostrata dai soggetti coinvolti nel fare rete evitando quelle scelte individualiste che in altri casi hanno penalizzato i tentativi di promozione turistica nell’area carnica. Importante all’interno del mio lavoro sarà poi la descrizione dei servizi esistenti e dei collegamenti vigenti tra di essi: su Sauris-Zahre insiste infatti una fitta rete di attività ed offerte turistiche molto ben integrate tra di loro. Nella parte dedicata allo studio di caso vero e proprio applicherei le metodologie della stakeholder theory, definendo quindi con precisione i ruoli dei vari portatori di interesse coinvolti. Mi concentrerei cioè sui soggetti maggiormente attivi nel mantenere viva l’offerta dell’area e sulle modalità di interazione tra gli stessi.