Abstract:
Durante la Guerra fredda, le due nazioni più potenti al mondo si impegnarono in una competizione le cui radici riguardavano la diversa ideologia, economia e cultura. A seguito del discorso del presidente Kennedy nel 1961, la luna diventò la componente più suggestiva di questa corsa allo spazio, infatti, la prima potenza che avrebbe raggiunto la luna, avrebbe dominato sia nello spazio che in terra. Durante gli anni ’50 e i primi anni ’60, l’Unione Sovietica compì una serie di importanti primati (come il primo missile balistico intercontinentale, il primo satellite artificiale, il primo uomo e la prima donna sullo spazio) che favorirono la realizzazione della propaganda sovietica e la creazione dell’“uomo nuovo sovietico”. L’entusiasmo per il cosmo e il successivo disincanto influenzarono profondamente la cultura letteraria e, in particolar modo, la science fiction sovietica e russa. I due esempi presi in considerazione sono: l’introspezione psicologica dell’essere umano nell’opera “Solaris” (1961) di Stanislaw Lem e la satira post-sovietica dell’esplorazione spaziale in “Omon Ra” (1992) di Viktor Pelevin.