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Scopo dell’elaborato è comprendere nei dettagli la “migrazione di ritorno” della comunità Nippo-brasiliana, dal Brasile al Giappone, e come questo movimento sia stato mediato da fattori economici, sociali e politici. A questo fine, sarà esaminata la situazione di partenza degli individui migranti. La comunità Nippo-brasiliana in Brasile ha infatti radici in Giappone, con una diaspora che ha avuto origine all’inizio del ventesimo secolo. In seguito, essa si è integrata nella società brasiliana, con tutte le difficoltà che si sono susseguite durante la sua storia, e ha creato un’identità nuova, diversa da quella giapponese e da quella brasiliana, l’identità Nikkei. Il processo di costruzione di tale identità sarà analizzato alla luce degli ultimi studi in materia di etnicità. Con questo bagaglio culturale, ricco di elementi appartenenti a entrambi i paesi, alcuni membri della minoranza in questione si sono spostati di nuovo dal Brasile al Giappone, in cerca alcuni di migliori possibilità economiche, alcuni delle loro radici, alcuni dei legami familiari che si era lasciato alle spalle: si tratta questo del fenomeno dekasegi. Saranno analizzati, in questo elaborato, i risvolti di questo “ritorno” in Giappone, e si cercherà di dimostrare come questo sia stato mediato dalla classe politica giapponese, in particolare dal partito allora al potere, il Partito liberal democratico. Il Giappone aveva infatti un urgente bisogno di manodopera straniera per sopperire alla rapida crescita economica, e la minoranza Nippo-brasiliana poteva essere meglio accettata nella società in virtù della sua presunta “giapponesità”, che la rendeva più facilmente assimilabile rispetto alle altre minoranze straniere. Si studieranno, infine, soprattutto attraverso l’analisi di interviste, le conseguenze che questa migrazione di ritorno, ovvero questa “contro-diaspora” ha avuto sulla comunità Nippo-brasiliana e sulla società giapponese, sia nel breve che nel lungo periodo. |
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