dc.contributor.advisor |
Zanier, Valeria |
it_IT |
dc.contributor.author |
Barone, Chiara <1985> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-02-09 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-04-30T09:43:28Z |
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dc.date.available |
2013-04-30T09:43:28Z |
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dc.date.issued |
2013-02-28 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/2576 |
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dc.description.abstract |
Lo scopo della tesi è quello di analizzare lo sviluppo dell’isola di turismo internazionale di Hainan, nel Mar cinese meridionale.
L’analisi comincia dalla storia dell’isola, di focale importanza per comprendere la situazione sociale ed economica attuale. Per anni gli imperatori cinesi hanno considerato Hainan come l’angolo più remoto della terra, popolato da indigeni selvaggi e pericolosi e dunque non meritevoli di alcuna attenzione. Quando divenne formalmente parte dell’Impero cinese nel 110 a. C., le venne affidato un ruolo di prigione dove esiliati politici e criminali furono mandati a scontare il resto della loro vita. Gradualmente si costituì dunque una popolazione hainanese di origine Han che cominciò a creare quell’eterogeneità che tutt’ora caratterizza l’isola. Solo nel 1939, in seguito all’arrivo dei conquistatori giapponesi, a Hainan vennero sviluppate infrastrutture e servizi di base che ne facilitarono l’evoluzione. Tale processo venne però bruscamente interrotto dall’avvento del partito comunista, che utilizzò l’isola per sfruttare le materie prime presenti a favore delle città della Cina continentale. Negli anni Ottanta, in seguito alle riforme d’apertura del paese, all’isola venne permessa la sperimentazione di politiche economiche favorevoli atte alla facilitazione dell’entrata di capitale estero; nel 1988 essa divenne contemporaneamente provincia di fatto nonché zona economica speciale (ZES) e da quel momento in poi la storia dell’isola cambiò drasticamente portando ad una crescita considerevole in ogni campo.
In seguito all’emergere del turismo in Cina dopo il 1979, anche Hainan cominciò ad elaborare piani atti all’accoglienza dei visitatori in arrivo. Purtroppo la presenza di una situazione economica disastrosa inibì l’isola dall’eguagliare il livello del settore turistico nazionale, creando uno sviluppo disomogeneo e parziale, che ha coinvolto solo parte della società, escludendo maggioranza. Poiché la maggior parte dei consumi turistici avvengono in comunità chiuse ed esclusive, i siti al di fuori di queste non partecipano alla condivisione dei vantaggi economici apportati dal turismo. La partecipazione parziale della popolazione al processo decisionale e alla ridistribuzione delle entrate turistiche rappresenta oggi il maggiore ostacolo alla creazione di una ponderata ed efficiente industria del turismo.
L’esposizione di tre case studies mostrerà come varie tipologie di prodotti turistici abbiano effetti diversi sulla società e sugli attori coinvolti nel processo turistico. Il primo caso è quello della città di Sanya la quale essendo caratterizzata da un’offerta variegata di prodotti turistici, è in grado di fare presa su numerose tipologie di turisti. Il secondo caso riguarda il Parco naturale di Jiangfeng come esempio di ecoturismo che coinvolge maggiormente le minoranze etniche nel processo decisionale e nella redistribuzione delle entrate. Infine verrà mostrato il caso della baia di Qingshui che rappresenta la tipologia di prodotto turistico più in voga nell’isola poiché indirizzata al solo turismo di lusso: qui campi da golf e alberghi a cinque stelle soddisfano ogni necessità dei facoltosi frequentatori concentrando all’interno del complesso ogni possibile sevizio.
Vari parallelismi con mete turistiche simili, sia cinesi che estere, sottolineeranno i vantaggi e i punti deboli dell’industria turistica dell’isola.
Valutazioni riguardanti le potenzialità di sviluppo future verranno poste a conclusione dell’analisi effettuata. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Chiara Barone, 2013 |
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dc.title |
海南国际旅游岛: il travagliato percorso verso la definizione di un’economia del turismo |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell’asia e dell’africa mediterranea |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Studi Asiatici e Gestione Aziendale |
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dc.description.academicyear |
2011/2012, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
831249 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/01 ECONOMIA POLITICA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.subject.language |
CINESE |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Chiara Barone (831249@stud.unive.it), 2013-02-09 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Valeria Zanier (zanier@unive.it), 2013-02-11 |
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