Abstract:
Questa tesi si pone il fine di illustrare le analogie e le positive connessioni sussistenti tra l’antropologia culturale e la letteratura, mettendo in luce l’arricchimento che può scaturire da un fecondo dialogo tra esse. Nel primo capitolo, a carattere generale, viene esaminato il dibattito sviluppatosi negli ultimi decenni in merito ai rapporti tra i due ambiti disciplinari, alla luce della storia degli studi e attraverso l’esempio di antropologi che hanno affiancato l’attività scientifica a quella narrativa, accanto a quello di scrittori che hanno invece evidenziato spiccate sensibilità antropologiche; segue un capitolo che, a partire dal complesso concetto di “paesaggio”, si focalizza sulle relazioni che intercorrono tra l’uomo e i luoghi, argomento ampiamente trattato anche dalla letteratura contemporanea. Infine, nel terzo e quarto capitolo, a ulteriore dimostrazione di quanto possano essere attigue le due discipline, viene svolto un approfondimento rispettivamente sugli scritti di antropologia dei luoghi di Vito Teti e sulla produzione poetico-letteraria di Franco Arminio, osservando come entrambi, pur da prospettive differenti, abbiano affrontato il tema dell’interazione tra uomo e spazio, analizzando in particolare il fenomeno dell’abbandono dei paesi dell’Italia interna.